Lo stop alla carne sintetica da parte dell’Italia, non ha spento del tutto i riflettori sul tema del cibo prodotto in vitro e che resta uno degli argomenti di stretta attualità. Ma cos’è davvero la carne sintetica? A cosa si fa riferimento quando si parla di cibi “in provetta”? Come vengono prodotti? E quali sono i pro ed i contro?
Carne sintetica: cos’è e come viene prodotta

In America il tema legato alla carne sintetica è caldissimo. Nel novembre 2022 la Food and Drug Administration negli Stati Uniti ha dato il suo via libera alla commercializzazione di carne in vitro. Si tratta, nel dettaglio, di nuggets di pollo coltivati in laboratorio.
Mentre la sperimentazione ha riguardato, via via, anche il latte ed il pesce, i prodotti artificiali hanno assunto una sempre maggiore importanza. Ciò è stato reso possibile dal sostegno, soprattutto in termini economici, da parte di personalità eccelse del calibro di Bill Gates, Jeff Bezos e Al Gore che hanno deciso di investire sul tema della sostenibilità ecologica e, nel dettaglio, della “carne vegana”.
Ma cos’è davvero la carne sintetica? La clean meat, come viene chiamata in gergo, è un cibo ottenuto dalla clonazione delle cellule staminali estratte dagli animali e riprodotte in vitro, quindi senza alcun processo di macellazione.
La carne sintetica, dunque, viene prodotta tramite un processo di coltivazione cellulare che avviene in laboratorio. Si parte da cellule animali staminali opportunamente “alimentate” con il siero di coltura. La proliferazione avviene in un bioreattore in grado di riprodurre le condizioni del corpo animale. Le cellule così coltivate sono in grado di moltiplicarsi velocemente, basti pensare che in poche settimane è possibile ottenere migliaia di chili di carne da una singola cellula.
Ad illustrare la procedura della cosiddetta carne in vitro è stato il Corriere della Sera e prevede i seguenti passaggi:
- Prelievo di cellule tramite biopsia da un animale vivo o da carne fresca;
- Estrazione delle cellule staminali;
- Proliferazione delle cellule in una soluzione nutritiva all’interno di un bioreattore;
- Lavorazione delle fibre muscolari;
- Produzione finale della carne sintetica.
Carne sintetica e carne vegetale: le differenze
C’è differenza tra la carne in vitro e la carne vegetale. La prima, come abbiamo visto, viene infatti realizzata in laboratorio partendo da cellule staminali, mentre nel secondo caso viene impiegato un mix di di legumi, insieme ad altri ingredienti utili a riprodurre il sapore e la stessa consistenza della carne vera e propria.
Carne sintetica come valida alternativa? Pro e contro

La carne sintetica potrebbe rappresentare realmente una valida alternativa alla tradizionale carne derivante dagli animali? Ad oggi, stando ai dati di una ricerca realizzata dal Crea Alimenti e Nutrizione, il 48,5% dei consumatori consuma carne rossa una o due volte a settimana mentre il 33% meno di una volta a settimana. Il 46% consuma carne bianca una volta (ma anche meno) a settimana ed il 40% 2 o 3 volte a settimana.
Tuttavia, il 65% del campione intervistato sarebbe disposto a ridurne il consumo, sostituendo la carne con altri alimenti come legumi e/o prodotti a base di legumi (84%), pesce (67%), uova (46%), cereali e loro derivati (33%), formaggi (26%), funghi (17%) e alghe (9%).
Non tutti sono propensi alla produzione e commercializzazione della carne sintetica come alternativa, nonostante i pro. Punto di forza del cibo cell-based è sicuramente l’elevato livello di sostenibilità. Oltre a non produrre scarti, rispetto agli allevamenti tradizionali non prevede il consumo di acqua e l’emissione di gas serra.
L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha sottolineato come la carne sintetica potrebbe essere considerata come la soluzione ad una serie di problemi legati alla produzione della carne: oltre a non ledere in alcun modo il benessere dell’animale, garantisce la sostenibilità ambientale ed al tempo stesso la sicurezza alimentare.
Tuttavia c’è anche chi non sarebbe affatto d’accordo con la diffusione del cibo in provetta. I motivi avrebbero a che fare con la tutela della salute dei consumatori e la biodiversità.
Non è ancora chiaro se la carne sintetica rientrerà o meno tra i cibi del futuro, ma in attesa di conoscere le possibili mosse, per il momento resta approvata per il consumo soltanto a Singapore e negli Stati Uniti.