Farina bachi da seta, Pixabay

Farina di bachi da seta: tutto sul nuovo super food

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I bachi da seta rientrano tra gli insetti edibili più apprezzati degli ultimi anni. In modo particolare la farina di bachi da seta è un super food sempre più in voga. L’80% dei Paesi non occidentali consuma insetti abitualmente perché sono salutari, gustosi ma soprattutto ottimi sul piano della sostenibilità.

Richiedono una quantità molto ridotta di cibo e acqua – si stima 1000 volte in meno rispetto ad una mucca – e crescono molto velocemente. Ben il 70% del loro peso, inoltre, è composto da proteine. Per tali ragioni le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali stanno supportando la diffusione degli insetti come cibo. Anche la Fao dedica una pagina del suo sito all’argomento contando 112 aree entomofaghe.

Farina di bachi da seta: l’intuizione di Massimo Reverberi

Fino a qualche tempo fa i bachi da seta erano noti solo per via delle produzioni di uno dei fili più belli, ma da qualche anno a questa parte hanno occupato sempre di più un posto importante nella catena alimentare umana.

Uno dei maggiori pionieri, da questo punto di vista, è stato Massimo Reverberi, imprenditore milanese trapiantato a Shangai, e che grazie ad una intuizione avuta qualche anno fa ha trasformato i bachi da seta in gustosi snack dal nome emblematico di Bella Pupa. Si presentano anche sotto forma di chips vellutate aromatizzate con aceto e sale marino.

Per la realizzazione di questi snack è stata impiegata la farina di bachi da seta, che si presenta di colore bianco e dall’aroma che ricorda molto la vaniglia. La polvere viene ricavata dagli scarti della lavorazione del baco, il comune Bombix mori.

L’imprenditore italiano ha fondato a Bangkok l’azienda Bugsolutely che si occupa dello sviluppo, della produzione e dell’esportazione di cibi realizzati con farine commestibili di insetti. Tra i vari prodotti si occupa anche della produzione di bachi da seta, insetti che che offrono una ampia fonte di proteine richiedendo al tempo stesso meno risorse in termini di terre, acqua e cibo.

Reverberi, come riporta il quotidiano La Provincia in un articolo di qualche anno fa, in merito all’impiego alimentare del baco da seta ha commentato: “Il baco da seta in particolare nella sua forma secca come farina, può svolgere un ruolo fondamentale nel sistema alimentare, in quanto la popolazione globale continua a crescere e le risorse diminuiscono”.

Bachi da seta: le proprietà nutritive

Farina di Bachi da seta, Pixabay
Bachi da seta, Pixabay

L’allevamento di bachi da seta è un’attività molto in voga in Oriente, basti pensare che in un anno la Cina è in grado di allevare oltre 500 mila tonnellate di bachi da seta per l’industria tessile. Gli scarti ridotti in polvere vengono però consumati solo in quantità limitate nel Paese, mentre il resto è indirizzato in Thailandia, in Giappone ed in Corea del Sud.

Se fino a pochi anni fa la farina di bachi da seta veniva impiegata esclusivamente come mangime per altri animali o come fertilizzante, di recente ha trovato spazio anche il suo impiego a scopo alimentare.

In merito alle sue proprietà, questo insetto edibile presenta un alto contenuto di proteine, vitamine, minerali, acido folico e fibre. Vediamole nel dettaglio: le percentuali di contenuto proteico e lipidico totale per peso secco della farina sono rispettivamente del 55,6% e del 32,2%. Le proteine delle pupe del baco da seta hanno alti livelli di aminoacidi essenziali come valina, metionina e fenilalanina.

Contenuto nutrizionale per 100 g di farina di baco da seta (Bombyx mori):

  • proteine 55 g,
  • grassi 8,5 g,
  • fibre 6g,
  • carboidrati 25,43g,
  • valore energetico di 389.60 (Kcal/100g).

Impiego delle farine in cucina

Le farine del bachi da seta sono ideali per una dieta alimentare ricca ed al tempo stesso equilibrata.

La farina di bachi da seta, è ottenuta dalla macinazione dei bachi da seta allevati naturalmente ed essiccati. Si tratta di un prodotto ad alto contenuto proteico (circa 3 volte il contenuto della tradizionale carne) e 100% naturale. Si tratta di una farina molto gustosa e sana anche grazie all’importante quantità di fibra.

Come le altre farine prodotte da insetti edibili, anche quella ricavata dal baco da seta può essere impiegata nella preparazione dei prodotti da forno come pane, pizza, focaccia.

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Già da diversi anni anche in Italia si è ampliata la produzione di alimenti che adoperano la farina di baco da seta. Tra le novità gastronomiche non si può non citare il primo Pandoro realizzato con gli insetti e che vede, nell’impasto soprattutto l’impiego di questa speciale farina.

A mettere a punto la ricetta era stato il foodblogger MasterBug, il trevigiano Roberto Cavasin che da alcuni anni sperimenta l’abbinamento della cucina classica e mediterranea con gli insetti commestibili.

Il classico dolce della tradizione natalizia, oltre al tradizionale burro, uova, latte e farina bianca vede anche l’aggiunta nell’impasto del 20% di farina derivata da bachi da seta, allevati per il consumo alimentare umano. Il prodotto finale si presenta come il Pandoro che tutti noi conosciamo ma con un gusto più deciso, simile alla nocciola.

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