Se mangiare insetti vi sembra una cosa decisamente lontana dal vostro modo di pensare, dovreste comunque valutare l’idea di saperne di più. Per questo motivo, sarete a breve catapultati nell’affascinante mondo dei cosiddetti insetti commestibili, o edibili.
Gli insetti sono annoverati tra i cosiddetti Novel Foods e rappresentano il cibo del futuro. Il comparto degli insetti a uso alimentare è destinato ad avere un ruolo sempre più predominante nel mercato del Food.
Perché mangiare insetti

Se ci pensate, allevare insetti è una cosa che l’uomo fa da secoli, nonostante la cosa vi appaia così lontana dalle vostre abitudini comuni. Dalle api che producono il miele fino al baco da seta, così diffuso in Italia nel diciannovesimo secolo.
E se vi dicessi che gli insetti rappresentano una delle più grandi biodiversità presenti in natura? Forse ne sareste maggiormente incuriositi, di questo siamo più che certi. Come certa e concreta ci appare una domanda: perché non mangiarli? In futuro, oltre all’aumento di vegani e vegetariani, ci saranno anche numerosi esseri umani che introdurranno delle proteine per il proprio fabbisogno giornaliero attraverso gli insetti.
A livello mondiale si stima che ad oggi circa due miliardi di persone in 90-100 Paesi (su 206) consumino abitualmente insetti. Ciò accade soprattutto in Africa – soprattutto in quella centrale dove rappresentano il 50% del fabbisogno di proteine animali -, in Asia ed in Messico.
Perché dovreste mangiare gli insetti? Innanzitutto, nella maggior parte dei casi, hanno una quantità di proteine maggiore rispetto ad animali come: polli, vitelli oppure maiali.
Sono allevabili in modo semplice ed in luoghi dove sarebbe impossibile allevare altre specie destinate ad esigenze diverse in natura.
Tendenzialmente, per via di retaggi culturali antichi come il mondo, associamo il pensiero dell’insetto a qualcosa di “sporco”, “contaminato” e “malato”, proprio perché viene accostato a pestilenze e contaminazioni storiche.
Come “aggirare” questo ostacolo? Semplicemente sviluppando allevamenti autonomi in grado di consacrare la “fiducia” e la certezza di ciò che “mettete a tavola” senza averne disgusto.
Perché mangiare i gamberi ma rifiutare le cavallette? E il miele invece… grandi e piccini vanno ghiotti del rigurgito dell’ape (perché è ciò di cui effettivamente si tratta).
Quali sono gli insetti commestibili

Tra gli insetti più diffusi e consumati troviamo lo scarabeo rinoceronte che fa parte della famiglia dei coleotteri, il cui uso nel mondo ha una percentuale del 31%. Spazio anche ai bruchi (Lepidotteri) con una diffusione del 18%, mentre api, vespe (ottime se arrostite) e formiche (Imenotteri) si piazzano sul gradino più basso dell’immaginario podio con un consumo a livello mondiale del 14%. Alla lista si aggiungono Cavallette, locuste e grilli (Ortotteri pari al 13%, da consumare in molti modi e perfetti da utilizzare come snack) e cicale (Rincoti, 10%).
Non dimentichiamoci poi delle termiti (Isotteri), le libellule (Odonati) e le mosche (Ditteri), seppure in percentuali minori rispetto ai precedenti insetti.
Tra gli edibili più apprezzati troviamo le formiche, alcune molto dolci, altre al sapone di limone e talune croccanti e gustose. A seguire anche i millepiedi e i vermi (come l’Agave, il Mopane e quello del bambù), gustosi sia fritti che essiccati. Non dimentichiamoci dei coleotteri, consumati previa frittura o bollitura.
Gli amanti dei sapori dolci non potranno più fare a meno di alcune gustose preparazioni con i bachi da seta e le larve di mosca e camole. I primi, se accompagnati da frutta cotta, vi restituiranno un vero momento di goduria per il palato! Le seconde, invece, hanno un gusto che tende al cacao. In ultimo, il sapore delle camole ricorda molto quello della frutta secca, in particolare delle noccioline.