Mealworm o comunemente tarma della farina: come si alleva? Se finora abbiamo visto in generale quali sono i principali insetti edibili, vale la pena adesso concentrarci su quello maggiormente impiegato. Si tratta del più semplice e diffuso insetto edibile, tra i più comuni a livello mondiale.
Con la diffusione di questi alimenti considerati il cibo del futuro, si è esteso anche il loro allevamento casalingo. Abbiamo già visto che sebbene sia molto semplice allevare gli insetti a casa, sarebbe opportuno comunque seguire alcune regole tenendo conto di una serie di fattori. Tra i più importanti ricordiamo le condizioni ambientali necessarie, la velocità di sviluppo, l’indice di conversione alimentare e la disponibilità di cibo nelle vicinanze.
Tarma della farina: le caratteristiche
La tarma della farina, conosciuta anche come mealworm, Tenebrio molitor o tenebrione mugnaio, appartiene alla specie dei coleotteri. Si presenta di colore bruno, è lungo fino a 20 millimetri ed è dotato di ali membranose e di elitre che gli permettono di volare.
Generalmente viene considerato un contaminante sgradevole delle derrate alimentari che, contaminate dagli escrementi assumono un sapore poco piacevole.
Nella maggior parte dei casi i vermi della farina si trovano soprattutto in ambienti caldi e bui ma non di rado possono trovarsi in ceppi marci o sotto le rocce.
In merito alle sue caratteristiche, la tarma della farina ha un elevato livello di potassio, zinco, selenio, sodio e ferro. Il livello di proteine contenuto in questi insetti edibili è paragonabile addirittura a quello dei bovini, mentre il livello di grassi Omega-3 è paragonabile a quello del pesce e superiore a quello di bovini e maiali.
Riproduzione e alimentazione
La tarma della farina normalmente si riproduce per anfigonia, vale a dire fecondazione da un partner maschile. Tuttavia non mancano anche casi di partenogenesi, ovvero di autofecondazione.
A dispetto di altri insetti, il suo ciclo non è velocissimo ed alla base delle condizioni nutrizionali ed ambientali, il suo sviluppo può protrarsi anche a lungo. In generale però compie una generazione all’anno.
La tarma della farina si alimenta con crusca e vegetali freschi da cui attinge l’acqua di cui ha bisogno, pari a circa il 18% (aggiungerla separatamente potrebbe generare muffa). I vegetali freschi, prima di essere somministrati dovranno essere lavati sotto acqua corrente per eliminare gli eventuali pesticidi che potrebbero ucciderli. La somministrazione di proteine da lievito potrebbe favorire un maggiore sviluppo.
Il ciclo di vita
Le femmine di mealworms generalmente depongono le uova dal quarto giorno a due settimane dalla loro nascita sul fondo del contenitore, incollandole con una sorta di resina che producono sul cibo. A causa della resina è impossibile separare le uova senza che queste possano subire danni. Le uova si schiudono dopo circa sette giorni (ma si può attendere anche fino a 19 giorni) ed ogni femmina depone da 270 a 500 uova circa.
Una larva necessita da 45 a 60 giorni a svilupparsi (e fino a 90 giorni). Il periodo di pupa dura 2-3 settimane circa ma in base alle temperature si può arrivare ad un massimo di 9 mesi in inverno. Anche per questo è possibile rallentare la produzione agendo sulla temperatura.
Durante la metamorfosi è consigliato separare le pupe dalle larve. Più la separazione è frequente e maggiore sarà la produttività. In contemporanea aumenta la necessità di manodopera.
Allevamento dei mealworms

Negli Stati Uniti i mealworms vengono allevati dal 1950 ma negli ultimi anni si è esteso sempre di più. Inizialmente questi insetti venivano allevati e destinati all’allevamento di pesci. Dagli anni Settanta la domanda si è estesa sempre di più con l’apertura dei negozi di pet food in quanto usati come cibo per rettili ed alcuni volatili.
Anche in Cina sono particolarmente diffusi essendo tra gli insetti maggiormente allevati sia per l’allevamento di altri animali (rettili, uccelli e pesci) ma anche per consumo umano.
L’allevamento della tarma della farina ha dei grandi vantaggi dal momento che il consumo di risorse è molto contenuto. Basti pensare che per un ettaro di superficie coltivabile richiesta per ottenere proteine da tali insetti, 2,5 ettari sono richiesti per produrre la medesima quantità di proteine del latte e persino 10 per quelle del bovino.
Il metodo di allevamento più comune dei mealworms consiste nell’uso di vassoi in plastica, legno o semplice cartone, alti circa 15 centimetri – quanto basta per evitarne la fuga – e disposti in orizzontale. Tra un vassoio ed un altro è consigliabile lasciare lo spazio necessario per permetterne l’areazione. Pur essendo il metodo più diffuso, non è però il più conveniente dal momento che richiede una superficie molto ampia, maggiore richiesta di manodopera ed alcune difficoltà nella separazione degli adulti durante il periodo di ovideposizione. Anche l’inevitabile accumulo di deiezioni potrebbe rappresentare un ulteriore deterrente.
Tra le soluzioni ad hoc per l’allevamento casalingo del Tenebrio Molitor, segnaliamo l’Hive, una sorta di serra a ripiani estraibili che consente di allevare le tarme della farina separando al tempo stesso l’insetto in ogni suo stadio (coleottero, pupa, larva e uova). Ci avviene in maniera quasi del tutto automatizzata.
La loro temperatura ideale si aggira sui 25-30°C con una umidità relativa del 50-70%.
Modalità e prezzo di vendita
La tarma della farina è venduta fresca, essiccata oppure tostata. E’ molto richiesta però anche sotto forma di farina.
Il prezzo di vendita può variare a seconda di diversi fattori: dal tipo di allevamento, dal tipo di dieta e dal Paese di origine. In generale si va da 6,3$/Kg a 50$/Kg (prezzi al dettaglio del 2015, fonte Insetti Commestibili – Aldo Bongiovanni). Le larve allevate in Europa sono tra le più economiche (dopo la Cina). Il prezzo va sempre inteso per larve essiccate.
Dove trovarli e impiego
I mealworms si possono trovare sotto forma di alimento sui migliori e-commerce specializzati. Qui è possibile gustare le larve sotto forma di snack all’aglio ed alle erbe provenzali ma non mancano vari snack come ad esempio cracker ma anche barrette proteiche e dolci realizzati con le farine di questi insetti ed altri alimenti.
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