Tra le alghe commestibili, una delle più apprezzate per via delle sue proprietà benefiche e dei suoi impieghi in cucina è l’alga Kombu. Ricca di iodio, minerali e vitamine, non solo aiuta ad alleviare diversi tipi di disturbi fisici ma al tempo stesso rende il cibo che va ad accompagnarsi ad essa molto più digeribile.
Spesso impiegata per la cottura dei legumi e dei cereali, questa alga marina trova impiego in cucina sotto forma di insaporitore naturale. Sono in tanti ad apprezzarne il suo utilizzo per salare brodi e minestre rendendole decisamente più saporite. Al tempo stesso rende i cibi più digeribili arricchendoli al tempo stesso di fibre, sali minerali e aminoacidi.
Alga Kombu: cos’è e dove trovarla

L’alga Kombu appartiene alla famiglia delle alghe brune giapponesi e al genere delle laminarie. Cresce e si sviluppa appena sotto la superficie dell’acqua, esattamente come l’alga Nori e l’alga Wakame.
La sua caratteristica colorazione marrone la rende particolarmente riconoscibile. E’ molto diffusa soprattutto nelle acque che lambiscono la costa sud-orientale di Hokkaido, in Giappone (Laminaria Japonica). Non di rado è possibile trovarla anche nelle acque marine nel Nord Europa ed in particolare in Bretagna dove è particolarmente diffusa la varietà Laminaria digitata. La provenienza è comunque sempre indicata sulle confezioni che troviamo in commercio.
Ma dove è possibile acquistare l’alga Kombu da impiegare in cucina? Nei classici negozi alimentari asiatici, così come nei negozi di prodotti biologici o nei circuiti della grande distribuzione è facilmente trovabile. Basta dare uno sguardo negli scaffali dedicati ai prodotti alimentari etnici, oppure acquistarla online.
L’alga Kombu, nota in Occidente anche con il nome generico di alga Kelp, si può trovare sotto forma di foglie essiccate intere ma anche in polvere o all’interno dei misti di alghe venduti come insaporitori alimentari.
Proprietà nutrizionali e benefici
L’alga Kombu, al pari delle altre alghe marine, si caratterizza per l’elevato livello di vitamine e sali minerali, ma anche proteine vegetali, carotenoidi, clorofilla, enzimi e amminoacidi.
Ricca di iodio ma povera di sodio, presenta notevoli proprietà nutrizionali: vitamine del gruppo B, in particolare la vitamina B2 e la B12, oltre alle vitamina K e C. Tra i sali minerali contiene calcio in quantità 8 volte maggiore rispetto al latte, potassio, magnesio, sodio e fosforo. Ricche di fibre, queste alghe contengono anche cromo e selenio e pur essendo tra le varietà con il maggiore contenuto zuccherino, sono senza calorie e ben tollerate dai diabetici.
Anche per tale ragione è considerata un’alga particolarmente idonea nella regolazione della pressione sanguigna e del controllo del peso.
Ottima come disintossicante, rimineralizzante, fluidificante del sangue, immunostimolante e dimagrante, la Kombu svolge un ruolo importante anche nella regolarizzazione del colesterolo.
Contenendo iodio, l’alga Kombu è utile nella prevenzione del gozzo e in caso di ipotiroidismo.
Tra gli altri benefici, così come per tutte le alghe marine, anche quella che stiamo analizzando in questo focus si pone come particolarmente consigliata a sportivi ed a coloro che praticano yoga dal momento che aiuta ad ‘ammorbidire’ i tessuti rendendoli più elastici.
Infine, migliora l’elasticità delle pareti delle arterie, rinforzando le pareti dei vasi sanguigni e ponendosi come un ottimo prodotto per chi soffre di problemi circolatori, vene varicose e fragilità capillare. Infine, questa alga è particolarmente indicata anche per rinforzare i reni.
Come impiegarla in cucina

Le sue notevoli proprietà benefiche portano a domandarsi in che modo è possibile introdurre ed utilizzare l’alga Kombu in cucina e quindi nella dieta. Il suo utilizzo a livello culinario è tipico della tradizione nipponica. Il suo gusto sapido la rende particolarmente adatta ad essere incorporata a svariate preparazioni tra cui la cottura di legumi, in particolare i fagioli, rendendoli più leggeri e digeribili poiché l’aria che normalmente producono nell’intestino.
In commercio si trova essenzialmente in forma secca e per questo deve essere messa in ammollo per almeno venti minuti in acqua fredda, mentre il tempo di cottura è di circa 20-30 minuti.
Nella cucina giapponese è considerata l’elemento base per la preparazione del cosiddetto dashi, ovvero il tipico brodo, ma anche per aromatizzare il seitan e per arricchire la zuppa di miso.
Anche nella cucina occidentale macrobiotica viene impiegata per la realizzazione di piatti con i fagioli azuki e il gomasio alle alghe.
In commercio è possibile trovarla sia essiccata in stecche che in polvere. Nel primo caso viene generalmente tagliata della misura di 5-10 centimetri e aggiunta in cottura nelle minestre, così come minestroni, zuppe e brodi. Può essere impiegata anche nella cottura dei legumi e dei cereali.
E’ possibile, eventualmente, utilizzarla anche per una seconda cottura. In tal caso, terminato il suo primo impiego, l’alga Kombu viene sciacquata e lasciata seccare. Nel secondo utilizzo tuttavia, occorre tenere presente che tenderà a sfaldarsi durante la preparazione, rendendone difficile la sua eliminazione dalle pietanze.
E’ possibile utilizzare questa alga anche in polvere, aggiungendone piccole quantità alle proprie pietanze, come sughi e minestre. Fate attenzione a non esagerare dal momento che è ricca di iodio.
Che sapore ha l’alga Kombu?
L’alga Kombu ha un sapore particolarmente intenso ed anche per questo motivo deve essere usata con grande moderazione, soprattutto nella sua forma secca. Il suo sapore è molto simile a quello del pesce, per questo viene impiegata soprattutto per insaporire piatti vegan.
Ricette semplici a base di alga Kombu
Sebbene sia usata spesso come condimento ed insaporitore, ecco alcune ricette semplici che permettono di impiegare l’alga Kombu in cucina.
Shio Kombu
Si tratta del classico spuntino croccante di Kombu stagionato. Lo Shio Kombu consiste nell’alga essiccata e successivamente aromatizzata con vari condimenti come la classica salsa di soia.
Il prodotto ottenuto può essere utilizzato in cucina per guarnire piatti o come ripieno croccante per molte pietanze, soprattutto a base di riso. Ad esempio potrebbe essere usato negli onigiri.
Grazie al suo sapore forte e sapido, viene impiegato come condimenti di zuppe o stufati. E’ possibile conservarlo in un contenitore ermetico ed in un luogo fresco ed asciutto, in cui durerà per svariati mesi.
Per la sua preparazione basta ammollare una striscia di alga Kombu ed una volta ammorbidita tagliarla a quadratini grandi circa un centimetro e farli bollire in una soluzione di acqua (circa tre quarti) e salsa di soia, in modo che possa coprirli. Bollire fino ad evaporazione e successivamente conservare in frigorifero in attesa di impiegarlo come condimento.
Brodo giapponese Dashi

Il dashi rappresenta il brodo tipico della cucina nipponica e si prepara in modo veloce e semplice. L’ingrediente base è rappresentato naturalmente dall’alga Kombu. Il brodo che si ottiene può essere usato per cuocere al vapore verdure e pesce o come salsa per intingere spaghetti o tempura.
Ingredienti
- 2 tazze di acqua
- 2 fogli di alga Kombu
- 1 tazzina di Katsuobushi
- 400 gr tofu a cubetti
- 4 Funghi shiitake
Procedimento
- Mettere ammollo le alghe in una casseruola, accendere il fuoco ma non portare ad ebollizione per evitare che il dashi prenda un sapore amarognolo.
- Una volta riscaldato il Kombu, rimuoverlo appena prima che l’acqua inizi a bollire.
- Aggiungere i fiocchi di tonno (Katsuobushi) e fare bollire l’acqua per circa 2 minuti. Abbassare la fiamma e proseguire ancora per un minuto a fuoco lento.
- Togliere la casseruola dal fuoco e lasciare in infusione per 5 minuti.
- Scolare i fiocchi, aggiungere altra acqua e una volta tiepida far rinvenire i funghi.
- Unire anche le alghe ed il tofu tagliato a cubetti e cuocere il tutto per 2 minuti.
- Spegnere il fuoco e coprire, lasciando riposare per circa 5 minuti prima di servire in una ciotola con del cipollotto tagliato a rondelle (facoltativo).
Fonte foto in apertura: Macrolibrarsi.it