Come si cucinano gli insetti edibili? In cucina hanno tutti gli stessi impieghi? Come è possibile abbinarli in maniera adeguata ai vini? I consumatori di insetti commestibili che hanno già oltrepassato il limite del disgusto iniziale ed il muro della curiosità, si ritrovano spesso a farsi queste domande.
Ogni Paese ha le proprie usanze culinarie e questo vale evidentemente anche per gli insetti edibili. Al pari degli altri animali, questi vanno uccisi, lavati e cucinati prima di essere consumati. Generalmente si consumano arrostiti, fritti (in olio di noce di cocco) o cucinati con sale e peperoncino. A seconda delle preferenze possono poi essere accompagnati da varie salse come senape o maionese.
Insetti edibili: cosa fare prima della cottura
Gli insetti commestibili possono rappresentare l’ingrediente principale nei piatti di portata oppure possono essere impiegati sotto forma di insaporitori naturali, come se fossero delle comuni spezie. In questo caso però bisogna procedere alla loro essiccazione e successiva macinazione.
Ad illustrare in maniera chiara e precisa quali sono i passaggi da seguire prima di procedere con la cottura degli insetti è il libro “Si fa presto a dire insetto. Storia del cibo del futuro” di Marco Ceriani, dedicato all’entomofagia.
In primo luogo, gli insetti vanno sciacquati in acqua. Se con le larve o le pupe si tratta di un procedimento tutto sommato semplice, il discorso cambia quando si ha a che fare con insetti dotati di ali. In questo caso infatti bisogna procedere alla rimozione di interiora, testa, ali e zampe posteriori poiché provvisti di uncini. Sono un esempio le cavallette.
A questo punto gli insetti andranno messi in un colino e coperti con una tela. La fase successiva consiste nel risciacquarli in acqua asciugandoli accuratamente. Andranno messi in appositi sacchetti e lasciati in freezer per 15 minuti senza farli congelare. Una volta estratti si procede ad una ulteriore fase di risciacquo in acqua e solo a questo punto sono pronti per essere cotti.
Le modalità di cottura dei comuni insetti

Sono molteplici le modalità di cottura degli insetti più comuni. La più gustosa è la frittura in olio di semi che rende gli insetti croccanti e super gustosi.
Una seconda modalità di cottura è la grigliata anche se in questo caso occorre prestare particolare attenzione all’intensità della fiamma che non deve mai essere diretta per non rischiare di bruciare gli insetti, alcuni dei quali sono molto delicati.
Infine bolliti: questa modalità di cottura consente principalmente di uccidere gli insetti e garantire la massima igiene da eventuali microrganismi patogeni. Ma come ottenere dei gustosi insetti lessati?
Si procede facendo bollire gli insetti in una padella con poca acqua. Il tempo di bollitura dipende essenzialmente dalla dimensione degli stessi animali. Si continua con la cottura a fiamma bassa fino ad ottenere una sorta di purea. Una volta raccolta con un colino e scolata si condisce con sale o con l’aggiunta di erbe aromatiche. Si gusta servito semplicemente come purea proteica e si presta ad essere accompagnata da fagiolini lessi, patate o verdure alla griglia.
Quando consumare insetti crudi
Gli insetti edibili è sempre buona regola consumarli cotti, ma in quali circostanze è possibile consumarli crudi, quindi vivi? Se raccolti in luoghi sicuri e senza contaminanti possono essere consumati “nature”. Per condirli si può fare ricorso ad alimenti naturali come succo di agrumi – limoni, arance e pompelmi – ma anche aceto balsamico e salse agrodolci.
Gli insetti in cucina possono essere impiegati come ingrediente sostitutivo della carne. Ecco allora che si prestano per essere impiegati nella preparazione di ricette classiche come i ragù di locuste, la paella ai grilli e gli stracotti di patate, verdure e cavallette, pensati anche per i vegetariani.
Consigli utili
Prima di procedere alla cottura di insetti edibili, è sempre bene ricordare alcuni punti salienti. Soprattutto se si è alle prime armi, il rischio di incappare in errori grossolani è dietro l’angolo. In primo luogo occorre ricordare che non tutti gli insetti sono edibili ma solo alcune specie (ed alcune parti) sono commestibili e gustose.
Meglio evitare la raccolta di insetti in campi dove vengono impiegati pesticidi e agenti chimici. Preferire piuttosto ambienti bio o in alternativa procedere con un allevamento casalingo.
Prestare attenzione al loro controllo sul piano igienico-sanitario. Infine ricordarsi di conservarli in frigorifero e di cuocerli sempre (in acqua salata o olio) prima del consumo.
SCOPRI I MIGLIORI PRODOTTI A BASE DI INSETTI SU 21BITESQuali vini abbinare: le dritte dell’esperto
Come abbinare i vini ai piatti a base di insetti? Uno dei massimi esperti, il compianto critico enogastronomico Davide Oltolini, aveva proposto alcuni interessanti abbinamenti insetti-vini.
Per piatti a base di baco di seta il vino perfetto sarebbe un buon Merlot. Inzolia per la camole, mentre Chardonnay se abbinato a piatti a base di tarme. Per cibi a base di grilli si preferisce il vino Bonarda, infine il classico Chianti si abbina in modo perfetto alle cavallette.