Sono numerosi gli insetti commestibili allevabili. Il grillo rientra in questa categoria ed insieme ad altri suoi ‘simili’ rappresenta uno degli alimenti del futuro. A differenza delle larve della farina, però, allevare grilli non è così semplice. Tuttavia, seguendo determinate condizioni sarà possibile procedere con un piccolo allevamento casalingo.
Il grillo: arriva il via libera dell’Ue
A proposito di insetti nel piatto, di recente la Commissione europea ha autorizzato la commercializzazione del grillo domestico (Acheta domesticus). L’ultimo provvedimento dell’Ue risale al 10 febbraio 2022. Il grillo è il terzo insetto ad ottenere il via libera all’impiego nei prodotti alimentari dopo la larva della farina e la locusta migratoria.
L’autorizzazione per tutte e tre le specie era già vincente in Svizzera dal maggio 2017 mentre negli Stati membri dell’Unione è entrata in vigore dal 3 marzo 2022. L’uso alimentare umano del grillo, tuttavia, ha scatenato un’ondata di polemiche, pregiudizi ed indignazione da parte di chi teme che possa contribuire a mettere a repentaglio la centralità della Dieta Mediterranea.
Come allevarlo
Il grillo come alimento è possibile? Anche questo insetto rientra nella lista dei cosiddetti novel food e fa parte degli insetti edibili destinati ad uso alimentare umano. L’allevamento di grilli richiede particolari condizioni sia sul piano della temperatura che dell’umidità. Questi due fattori imprescindibili, infatti, determinano il buon esito dell’incubazione e della schiusa delle uova. Ma da cosa derivano le difficoltà di allevamento del grillo?
Innanzitutto si tratta di animali particolarmente rumorosi e questo rende difficoltoso allevarli in casa in grandi quantità. Tuttavia non è detto che ciò non sia del tutto possibile, ovviamente seguendo determinate regole.
Come procedere? Intanto è opportuno munirsi di due distinti terrari, uno più grande dove sistemare gli insetti adulti ed uno più piccolo. I grilli dovranno avere a loro disposizione uno spazio sufficientemente grande ed adeguato per l’attività produttiva. In caso contrario potrebbero verificarsi episodi di cannibalismo dovuti all’eccessiva competizione tra maschi.
In generale potrebbe essere sufficiente un volume di circa 50 litri per l’allevamento di un massimo di 400-450 esemplari. Il contenitore inoltre dovrà avere un’ottima traspirabilità ed a tal fine è consigliabile praticare dei fori se necessario.
Anche la quantità di cibo garantito a questi insetti è importante. Occorrerà mettere a disposizione dei grilli cibo in abbondanza per evitare che possano arrivare a divorarsi tra di loro. Esistono alimenti appositi per grilli ma è anche possibile realizzarne in maniera del tutto casalinga a base di frutta, verdure e cereali. E’ necessario anche un adeguato quantitativo di acqua facendo però attenzione a non inumidire eccessivamente il terreno. Quest’ultimo andrà cambiato almeno ogni due mesi ripulendolo da escrementi o altri rifiuti che, in caso contrario, potrebbero causare cattivi odori e la possibile proliferazione di batteri.
Il ciclo riproduttivo
Le femmine del grillo depongono le uova direttamente nel terreno, dunque è necessario riservare loro uno spazio nel terrario che possa essere facilmente rimosso. Dopo che le uova sono state depositate e fecondate, circa ogni 15 giorni, occorrerà rimuovere tali porzioni di terreno trasferendole nel terrario più piccolo che sarà destinato all’incubazione. I grilli femmina sono soliti deporre fino a 100 uova al giorno per circa 70 giorni, ovvero l’arco di vita complessivo di questi insetti commestibili.
Nel terrario più piccolo sarà importante garantire costantemente un temperatura tra i 30 ed i 35°C, un elevato tasso di umidità e scarsa esposizione alla luce diretta del sole.
Dopo circa 10-15 giorni sarà possibile assistere alla schiusa delle uova. Ai piccoli di grillo andrà destinata l’adeguata quantità di acqua e cibo, tenendoli ad una temperatura elevata. Eventualmente sarà possibile utilizzare un termodiffusore come quelli generalmente impiegati per l’allevamento dei serpenti domestici.
Il grillo impiega tra le 6 e le 8 settimane per diventare adulto. Una volta cresciuto, dunque, potrà essere trasferito nel terrario più grande dove riprenderà il ciclo produttivo.
Impiego in cucina

I grilli si prestano a molteplici preparazioni culinarie. Possono essere saltati in padella con olio, cipolle, spezie varie, ma anche cotti al forno. Esistono poi le varianti dolci che prevedono una golosa copertura di cioccolato che li renderà gradevolmente croccanti.
Solitamente i grilli si trovano disidratati e questo rende limitato il loro impiego in cucina a primi o antipasti. Si possono tuttavia impiegare per la realizzazione di sfiziose insalate o ancora per la realizzazione di sfiziosi manicaretti grazie all’uso della farina di grilli in sostituzione alla classica farina alimentare.
Alimenti a base di grillo

Sono numerosi gli alimenti che possono essere realizzati e che hanno il grillo come ingrediente centrale. La farina di grilli, ad esempio, è molto richiesta in ambito zootecnico in quanto viene impiegata in sostituzione dei tradizionali mangimi per l’alimentazione di animali da allevamento o da collezione (come ad esempio le tartarughe).
SCOPRI LE FARINE A BASE DI GRILLO SU 21BITESTuttavia da qualche anno a questa parte si è diffuso l’impiego del grillo anche per la realizzazione di alimenti destinati a uso umano. A tal proposito, non mancano gli e-commerce specializzati nella realizzazione di prodotti alimentari a base di grillo per una alimentazione sicura, sostenibile e pensata per il benessere del consumatore e dell’ambiente. Altro aspetto assolutamente non trascurabile è ovviamente il gusto.
Tra gli alimenti in commercio, si parte dalla classica farina di grilli. Si tratta di un super alimento ricco di proteine (ben il 60%) e con pochi carboidrati, ottima per gli atleti e non solo. Spazio a torte, paste e altri alimenti da realizzare in casa con l’aggiunta dei vostri ingredienti preferiti!
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